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PRESENTAZIONE LIBRO

IL FASCIO DI NERVI 

di (e con) MATTIA FRANCESCHINI

Festina Lente edizioni, 2024

«Tutti possediamo un fascio di nervi, ma è qualcosa a cui non facciamo caso e di cui non vale la pena parlarne. Non sappiamo nemmeno in che parte del corpo sia allocato. La parte più adatta mi parrebbe la pancia, ma potrei sbagliarmi. In sostanza, voglio dire, che al fascio di nervi nessuno aveva mai dato la minima importanza. Si sa che c’è, ma tutto il resto non ci interessa. Poi è arrivato Mattia Franceschini e ce lo ha sbattuto in faccia, anzi sulla nostra coscienza. Così il fascio di nervi ha preso corpo e assunto una vita propria con tutte le vicissitudini di una persona qualunque. Insomma, il fascio di nervi esiste e da sempre ce lo portiamo addosso. Era giusto che prima o poi arrivasse qualcuno che ci rivelasse la sua esistenza, anzi che la rappresentasse con le sue rabbie, le sue paure, le sue vicissitudini, in pratica facendone un personaggio dotato di vita propria. Il fascio di nervi è una cosa che riguarda tutti e col quale tutti abbiamo a che fare ogni giorno. Ora lo sappiamo». (Giuliano Rossetti)

Data:
Domenica 17 marzo 2024

 

Ore:

10:30

 

Sede:

Studio d’Arte Andromeda

Via Malpaga 11, Trento

Mattia Franceschini è nato (ahivoi) a Trento e (sempre ahivoi) ivi pure cresciuto, anche se non in altezza. Ha frequentato lo studio d'arte Andromeda, associazione artistica particolarmente dedita all'umorismo grafico, del quale si è appassionato molto, nonostante sia la forma d'arte meno retribuita della storia (ma in quanto a risate...).
Dopo aver completato il ciclo di studi all'Istituto d'arte Alessandro Vittoria a Trento si è trasferito a Torino per frequentare la Scuola di Comics, che ha disertato dopo un anno e mezzo. Si laurea dunque a Parma in "Beni artistici e dello spettacolo", e poi a Udine in "Scienze del patrimonio audiovisivo", specializzandosi in archiviazione e restauro del film.
Quando non sogna di piroettare con leggiadria assieme a Fred Astaire, collabora con riviste di satira come Buduàr e di critica jazzistica come Jazzit. Sempre in ambito jazzistico ha realizzato alcune copertine e illustrazioni per dischi e cd di Francesco Cusa, Daniele Patton ed Enrico Merlin, compagno di (dis)avventure.
La data di morte è ancora ignota.

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